ALBERTO ATTOLINI
12 AGOSTO a VILLA
Al paesello natio
la notte aveva preparato un cielo terso e pulito.
In un'aia,sdraiato su una balla di fieno,
un bambino con il naso all'insù.
Gli occhi si muovevano veloci
per non perdere nessuna delle stelle che cadevano,
nessuna delle scie che dopo aver tagliato il cielo
nascondevano le comete oltre l'orizzonte.
Mi sentivo padrone del Tutto.
Anzi... forse IO lo ero !